Un romanzo dello scrittore italiano Adolfo Albertazzi, che ha commentato la sua opera come segue: "Le passioni umane non mutano: la morale e le attitudini dello spirito mutano nelle passioni e nelle somiglianze dei fatti umani". Questo è ciò su cui contavo. Per questo, divago con accondiscendente fantasia in quella che mi sembrava la verità dei costumi e della vita, senza temere il successo di un romanziere immorale".