Italo Calvino

"Le città invisibili. Summary"

Capitolo 1: La città di Euphemia

Euphemia, una città immaginaria situata su una serie di colline. La città è descritta come un luogo di bellezza e perfezione, dove tutto è armonico e bilanciato. Le case sono costruite con precisione matematica, le strade sono disposte in modo regolare, e gli abitanti vivono una vita serena.

Il protagonista del libro, Marco Polo, sta raccontando all'imperatore Kublai Khan le sue esperienze di viaggio, e inizia con la descrizione di Euphemia. Egli spiega come la città sia divisa in nove parti, ognuna delle quali rappresenta una diversa dimensione di bellezza e perfezione. I dettagli di queste divisioni sono descritti con precisione, e si crea un quadro di una città ideale.

L'idea principale di questo capitolo è quella di esplorare il concetto di perfezione e bellezza attraverso una città immaginaria. Calvino utilizza la narrazione di Marco Polo per esaminare le diverse interpretazioni di questi concetti e come possono variare da persona a persona. Il lettore è invitato a riflettere sulla soggettività della bellezza e sulla percezione individuale della perfezione.

Capitolo 2: La città di Maurilia

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Maurilia. Maurilia è una città costiera situata su un'isola, famosa per la sua posizione privilegiata di fronte a un altro continente. Tuttavia, nonostante la sua bellezza e la sua prosperità, la città soffre di un problema singolare: è completamente circondata da città chiamate Maurilia, tutte con lo stesso nome.

Le città circostanti hanno una storia simile, e i loro abitanti spesso si confondono tra di loro e finiscono per finire nella città sbagliata. Questa situazione crea una costante confusione e insoddisfazione tra gli abitanti

di Maurilia. Gli scambi commerciali e culturali sono resi difficili a causa della similitudine dei nomi e delle identità delle città.

Capitolo 3: Le città di Zora e Zirma

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia delle città gemelle di Zora e Zirma. Queste città sono situate sulle pendici di due montagne opposte e sono separate da una profonda valle. Tuttavia, nonostante la loro vicinanza geografica, le città sono molto diverse nella loro cultura e nell'approccio alla vita.

Zora è una città luminosa e vivace, situata sul lato della montagna che riceve il sole. Gli abitanti di Zora conducono una vita intensa e apprezzano la luce e il calore. Sono estroversi, festosi e dedicati all'arte e alla musica. La città è sempre in movimento, e la vita notturna è particolarmente vivace.

D'altra parte, Zirmaè una città buia e silenziosa, situata sul lato opposto della montagna, dove il sole non brilla mai. Gli abitanti di Zirma conducono una vita più tranquilla e contemplativa, concentrandosi sulla riflessione e sulla meditazione. Sono riservati e profondamente religiosi, dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione.

Marco Polo sottolinea come queste due città siano unite dalla loro posizione geografica, ma al tempo stesso sono completamente diverse nella loro cultura e nel loro stile di vita.

Capitolo 4: La città di Despina

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Despina. Questa è una città unica, poiché è situata su una piccola isola galleggiante alla deriva nel cielo. La città di Despina è costantemente in movimento e non ha una posizione fissa.

Gli abitanti di Despina si sono adattati alla loro condizione di città fluttuante. Costruiscono le loro case con leggerezza, usando materiali che non pesano troppo per non influire sulla stabilità dell'isola. La città si muove lentamente attraverso il cielo, spostandosi da un luogo all'altro senza una destinazione precisa.

La vita a Despina è segnata dalla costante trasformazione e dall'adattamento alla mutevolezza dell'isola. Gli abitanti sono sempre

pronti a cambiare e ad accettare nuove situazioni. Questo stile di vita ha reso Despina una città aperta al cambiamento e all'incertezza.

Capitolo 5: La città di Isaura

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Isaura. Isaura è una città circondata da un'alta muraglia che la separa dal resto del mondo. Le persone di Isaura vivono in isolamento, protette dalla muraglia, e si dedicano all'arte della rappresentazione teatrale.

Ogni abitante di Isaura è un attore o una attrice, e la vita quotidiana è una continua messa in scena teatrale. Gli eventi della vita quotidiana, le emozioni e le relazioni sono recitati come parte di uno spettacolo elaborato. La città è costantemente immersa in un'atmosfera teatrale, e il confine tra realtà e finzione è sottile.

Capitolo 6: La città di Beersheba

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Beersheba. Beersheba è situata in una vasta pianura desertica, dove il suolo è arido e la vita è difficile. Tuttavia, gli abitanti di Beersheba hanno imparato a sopravvivere in queste condizioni estreme.

La città è conosciuta per il suo sistema di cisterne sotterranee, che raccolgono l'acqua piovana per l'irrigazione e l'approvvigionamento idrico. Gli abitanti di Beersheba sono maestri nell'arte di conservare l'acqua e usarla con parsimonia. Hanno sviluppato una cultura basata sulla condivisione e sullaresponsabilità collettiva per le risorse idriche.

Capitolo 7: La città di Dorotea

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Dorotea. Dorotea è una città che è costantemente in costruzione. Gli abitanti di Dorotea credono che la città debba essere sempre in evoluzione e che non dovrebbero mai smettere di costruire e modificare le strutture esistenti.

Ogni abitante di Dorotea contribuisce alla costruzione della città in base alle proprie abilità e desideri. Non ci sono piani o progetti prefissati, ma la città si sviluppa in modo organico, seguendo la volontà dei suoi

abitanti. Ogni giorno, nuove case vengono costruite e altre vengono demolite o modificate.

Capitolo 8: La città di Isidora

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Isidora. Isidora è una città dove ogni abitante è ossessionato dal desiderio di collezionare oggetti. Gli abitanti di Isidora trascorrono le loro vite accumulando oggetti di ogni tipo, dalla porcellana ai ventagli, dai pettini alle monete.

La città è piena di mercati e negozi che vendono oggetti di collezione rari e preziosi. Gli abitanti dedicano gran parte del loro tempo a cercare di ampliare le loro collezioni e a scambiare oggetti con altri. La città è diventata un luogo di negoziazione e scambio, dove il valore di un individuo è spesso misurato dalla rarità e dalla bellezza degli oggetti che possiede.

Capitolo 9: La città di Tamara

Marco Polo racconta a Kublai Khan la storia della città di Tamara. Tamara è una città circondata da mura alte e impenetrabili. Le mura sono state costruite per proteggere la città da minacce esterne, ma una volta al decennio, le mura vengono abbattute e la città è aperta al mondo esterno per un solo giorno.

Quando le mura vengono abbattute, le persone di Tamara si riversano fuori per esplorare il mondo circostante. Si addentrano nei boschi, seguono fiumi e sentieri, esplorano terre sconosciute. Tuttavia, quando il giorno finisce, le mura vengono nuovamente erette, e Tamara ritorna al suo isolamento.